Sostiene Noam Chomsky che i sistemi democratici, non essendo intenzionati a mantenere l’obbedienza con la forza, devono non solo controllare ciò che il popolo fa, ma anche quello che pensa.
Sostiene Noam Chomsky che i sistemi democratici, non essendo intenzionati a mantenere l’obbedienza con la forza, devono non solo controllare ciò che il popolo fa, ma anche quello che pensa. Da qui la necessità di creare regole per il controllo sociale.
I media sono controllati da grandi gruppi economici-finanziari interessati a filtrare solo determinati messaggi, che condizionano le nostre vite anche quando non ne siamo coscienti. Questo percorso si pone come obiettivo quello di riconoscere le principali strategie per il controllo sociale e imparare a contrapporre il pensiero critico poiché, oggi più che mai, il dubbio è un passo fondamentale per uscire dalla caverna. Manipolare non è solo e propriamente mentire, ma lavorare sulle credenze altrui in modo da indurre comportamenti che possono essere dannosi per altri o per la stessa persona che li adotta.
La manipolazione è un esercizio di potere. I mass media hanno un ruolo strategico in questo perché rappresentano da questo punto di vista il “braccio armato” del potere. Ma i “veri” problemi non sono le notizie false e le post-verità, ma le persone, i cittadini, il loro essere facilmente condizionati, la loro eterodirezione e “predisposizione” – socialmente e culturalmente “costruite” attraverso processi di educazione e socializzazione al conformismo e/o “sottomissione creata attraverso l’assuefazione culturale”.