Il 23 maggio, a Compiègne, Giovanna la pulzella viene catturata dai suoi nemici: i borgognoni, alleati degli inglesi. Abbandonata dal re di Francia, Carlo VII, e forse tradita da chi
Il 23 maggio, a Compiègne, Giovanna la pulzella viene catturata dai suoi nemici: i borgognoni, alleati degli inglesi. Abbandonata dal re di Francia, Carlo VII, e forse tradita da chi la considerava ormai un personaggio invadente, ella viene venduta agli inglesi, che tanto avevano sofferto le sue vittorie. Ma Giovanna non si può semplicemente uccidere: non basta. Si deve dimostrare che è un’eretica, una strega e una ciarlatana, e che Dio non l’ha incaricata di salvare la Francia. Inizia così il suo processo inquisitoriale, un processo politico in tutto e per tutto, in cui questa giovane prodigiosa sfiderà a parole i suoi coltissimi giudici, esterrefatti dalla sua convinzione, e che tuttavia, pur esitanti, la condanneranno al rogo.