“E quindi uscimmo a riveder le stelle” è un progetto di Vittorio Alinari per strumento solo. Il percorso si articola attraverso la proiezione di immagini tratte dall’edizione del
“E quindi uscimmo a riveder le stelle” è un progetto di Vittorio Alinari per strumento solo. Il percorso si articola attraverso la proiezione di immagini tratte dall’edizione del 1902 della Divina Commedia curata dal bisnonno omonimo di Vittorio, Vittorio Alinari, l’ultimo capostipite della ditta di fotografie storiche. Le immagini, in bianco e nero, sono illustrazioni degli artisti dell’epoca, e sono circa quaranta. Vittorio Alinari, attraverso l’utilizzo di strumenti diversi, commenta ogni immagine sfruttando le particolarità timbriche degli stessi a seconda dell’immagine a cui si riferiscono. Ad ogni immagine sono sovraimpressi versi tratti dalla Divina Commedia. Il programma, della durata di circa un’ora e un quarto è diviso nelle tre parti classiche: Inferno,Purgatorio e Paradiso.
Gli strumenti utilizzati coprono una grande varietà timbrica e di espressione: dai vari tipi di sax al flauto, per i colori più intensi e solari, agli strumenti meno usati come i clarinetti di registro grave, per tonalità più scure e umbratili. In questo progetto Vittorio Alinari combina l’improvvisazione jazz con diversi stili: la musica classica, il gregoriano, la dodecafonica, la sperimentale ecc. per ottenere un collage vario e scorrevole nel quale ogni colore musicale contribuisce ad arricchire l’intera stesura.
Vittorio Alinari – clarinetto alto, contra alto e contrabbasso, sax tenore, contralto e sopranino, flauto.