PINOCCHIO. ALCHIMIE LAGUNARI.
CONTEMPORANEITÀ VENEZIANA

Descrizione
POMA SPALANCA LE PORTE AL CONTEMPORANEO La mostra propone 24 opere a tema Pinocchio, soggetto iconografico intramontabile. Direttamente da Venezia arriva il GPS Art Factory un collettivo di 12 artisti dediti all’Arte
Descrizione
POMA SPALANCA LE PORTE AL CONTEMPORANEO
La mostra propone 24 opere a tema Pinocchio, soggetto iconografico intramontabile.
Direttamente da Venezia arriva il GPS Art Factory un collettivo di 12 artisti dediti all’Arte Contemporanea:
ANDREA TAGLIAPIETRA, Venezia 1976.
Vive e lavora a Burano. L’isola veneziana, eletta a sua dimora, offre una moltitudine di stimoli e suggestioni utili alla ricerca personale dell’artista, a detta del quale “il caos si trova ovunque mentre la poesia di questo luogo è unica”. Attualmente le forme di espressione da lui abbracciate variano dalla pittura alla scultura, con soventi incursioni nel campo della performance e della video arte.
ARIELE BACCHETTI, Belluno 1994.
Consegue il diploma al Liceo artistico di Belluno nel 2015 e il Diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2020.
Tra le recenti mostre cui ha preso parte: Ruroni a cura di Lisangela Perigozzo a Luogo Arte contemporanea; Who killed bambi? a cura di Gianluca D’incà Levis a Dolomiti Contemporanee; Neue Position a cura di Marco Vedana a Galerie Monica Ruppert, Francoforte sul Meno.
ALESSANDRA CRABA, Oristano 1986.
Cresce a Firenze e poi si trasferisce a Rovigo dove si diploma al liceo artistico. In seguito si sposta a Venezia dove frequenta lo IUAV nel corso di Arti Visive e consegue la laurea a pieni voti approcciandosi all’arte contemporanea. Si trasferisce a Londra e poi a Glasgow dove lavora nel settore della moda e nel mondo del vintage, senza interrompere mai la produzione artistica e fotografica.
Di ritorno a Venezia nel 2013 sperimenta e dà vita a molti lavori su superfici e materiali diversi. I lavori più recenti sono prodotti nel suo nuovo studio-Via Selva, del cui atelier è membro dal dicembre 2022.
ANDREA ROSARA, Camposampiero (PD) 1980.
È un artista interdisciplinare di Venezia, dove vive e opera.
Lavora principalmente con la pittura e il disegno e sviluppa inoltre un forte interesse per l’incisione. Ha conseguito una laurea breve e un Master di studi in Belle Arti e Arti visive all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Ha esposto i suoi lavori in alcune gallerie veneziane, in mostre collettive e personali. Ha partecipato al Festival delle arti alla Giudecca, alla galleria La Fenice e alla galleria Techwood di Venezia.
LUSA ŠIROK, Nova Gorica (Slovenia) 1982.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Venezia ed è uno degli artisti più importanti della generazione più giovane della regione di Goriška in Slovenia.
Di formazione di base è un pittore, ma crea con una varietà di media, quali pittura, disegno, collage, stampa, installazione, arte digitale o combinazioni di questi. Anche all’interno di un unico mezzo espressivo applica il suo approccio tipicamente eclettico, ad esempio nella pittura, combina tecniche diverse (pastello, inchiostro, acrilico, olio, spray), e linguaggi diversi (astratto, figurativo). Attraverso questo approccio, cerca di trasmettere un quadro autentico dell’esistenza quotidiana, segnata dagli aspetti tipici della vita contemporanea, come la percezione del mondo per fotogrammi, la disintegrazione dei grandi sistemi mitologici, l’eterogeneità dei codici etici e morali.
GRETA FERRETTI, Roma 1996.
Nel 2022 ha conseguito con lode il Diploma di II Livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, con il professor Carlo Di Raco nell’Atelier F. Vive e lavora a Venezia.
La ricerca artistica che caratterizza i suoi dipinti è legata a un tessuto narrativo che attinge a un personale catalogo di circostanze, luoghi reali e immaginari, persone, destini. Elementi apparentemente privi di un rapporto specifico si raccolgono insieme; attraverso una sorta di prisma cromatico si manifesta il senso diradato del racconto onirico, talvolta enigmatico. Illuminate da un’intima bellezza che non può essere celata da alcuna deformità, le figure – introspettive e patetiche – sono accomunate dall’essere modellate da forze complesse e dalla tensione per liberarsene. Le cose e gli animali partecipano: il loro nitore fa nascere forme ibride esplorando l’infinita possibilità di trasformazione dell’esperienza e della memoria.
ASYA DELL’OMODARME, Livorno 1997.
Vive e lavora tra Livorno e Venezia.
Nel 2020 consegue il Diploma di I livello in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze; mentre nel 2024 il Diploma Accademico di II livello in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 2021 entra a far parte dell’Atelier F, dove frequenterà tutte le attività di laboratorio e le rispettive esposizioni, tra le quali il Workshop Antares.
Nel 2023 vince inoltre il Premio Mestre Pittura, l’opera vincitrice fa parte della collezione del Cà Pesaro.
Nel 2024 collabora alla realizzazione del Murales per il collettivo MAHKU, al Padiglione Centrale dei Giardini, in occasione della Biennale di Venezia; selezionata tra i finalisti del Combat Prize, vince il Premio Galleria.
BRENNO DAMIAN, Treviso 1997.
Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore si trasferisce a Bologna per frequentare il Corso di Laurea di Filosofia che lascerà dopo due anni, nel 2019, per dedicarsi agli studi artistici presso il Corso di Arti visive dello Iuav di Venezia.
Membro dell’Atelier Venezia dal dicembre 2022, prosegue una ricerca basata sulla casualità controllata della materia pittorica.
ALICE SALVATO, Venezia 1997.
Si è diplomata nel 2021 in Grafica d’Arte all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove vive e lavora.
Frequenta il primo anno della magistrale in pittura nell’Atelier F, con i professori Carlo Di Raco e Martino Scavezzon.
Ha partecipato alla mostra Extraordinario Workshop in collaborazione con Vulcano Agency nel 2021 e nel 2022.
GINO BLANC, Venezia 1974.
Pittore e artista poliedrico, si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dopo oltre venticinque anni di carriera artistica Gino Blanc è considerato un sofisticato pensatore visivo, dotato di una straordinaria sensibilità per le qualità evocative della pittura e la sperimentazione nell’utilizzo di nuovi materiali. Le opere che crea sono un insieme di immagini interne e di suggestioni che provengono dalla complessità del reale. Tutta la sua ricerca è rivolta a rendere vive sensazioni puramente estetiche servendosi della potenzialità della pittura. Attualmente vive e lavora a Venezia.
BRUNO FANTELLI, Cles (TN) 1996.
Diplomato al triennio di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia con i professori Carlo Di Raco e Martino Scavezzon dell’Atelier F. Vive e lavora tra Venezia e Dimaro-Folgarida (TN).
Tra le attività recenti ricordiamo la mostra personale Balzo di specie presso Cellar Contemporary a Trento; la mostra collettiva presso Palazzo Reale a Milano in occasione del 21° Premio Cairo; la partecipazione alle mostre itineranti di Venice Time Case curate da Luca Massimo Barbero. Inoltre la partecipazione ai workshop estivi e alle attività espositive dell’Atelier F.
Attraverso una pittura che vuole suggerire elenchi infiniti, anche quando la rappresentazione sembra severamente limitata dalla cornice del quadro, vengono raccolti e uniti elementi privi di un rapporto specifico: è l’espressione di una narrazione caotica in cui molto spesso avviene un dialogo tra la numerazione dei personaggi e la forma che si arresta, incompleta. Tali forme ibride sono suggerite dalla gestualità della pennellata, assistendo così a curiose nascite di mostri.
Incombono in lui fantasie ricorrenti tra cui lotte, attacchi nella giungla, rave party, spettacoli goliardici o fughe su barche. In tali contesti vi è la descrizione, spesso a blocchi, dei protagonisti, di cui si cerca di delineare le inclinazioni comportamentali smorzate dalle interferenze umoristiche.
ALICE ANDREOLI, Padova 1979.
Consegue la Laurea specialistica in Arti Visive e Discipline per lo Spettacolo nel 2007. Finalista in numerosi concorsi tra cui: Premio Celeste nel 2005; Premio Arte Mondadori nel 2006; Premio Aletti Art Verona nel 2009; e vincitrice nel 2010 del Premio Internazionale di Pittura Zingarelli.
Svolge attività espositiva sul territorio nazionale e internazionale dal 2003, collaborando con Scatola bianca project room di Milano; Spazioblù di Bologna; Emmeotto di Verona; Salve art gallery di Lipsia (Germania); Tenzor gallery di Ptuj (Slovenia) e Castello 925 di Venezia. Tra le pubblicazioni si menziona la partecipazione a: L’abbandono – Pratiche di relazione nell’arte contemporanea di Martina Cavallarin, Silvana Editoriale, 2014.
Vive e lavora a Venezia.