LE FIGLIE DI GALILEO

Descrizione
Perché suo padre non aveva riconosciuto anche lei e Virginia come figlie legittime? Perché Vincenzio avrebbe vissuto nell’agio mentre loro avrebbero trascorso il resto della loro vita chiuse in monastero
Descrizione
Perché suo padre non aveva riconosciuto anche lei e Virginia come figlie legittime? Perché Vincenzio avrebbe vissuto nell’agio mentre loro avrebbero trascorso il resto della loro vita chiuse in monastero proprio com’era toccato in sorte alla povera suor Diamante? Perché il fratellino era libero di correre e giocare mentre loro due dovevano pensare solamente a pregare e meditare? Più si lambiccava il cervello e più provava uno strano disagio fisico.
Padova, 1606. Galileo Galilei stringe tra le mani una cartella rossa. Non è solo un oggetto: è l’ossessione che lo divora, il tarlo del dubbio sulla paternità della sua secondogenita, Livia. Così si apre il racconto di una vicenda intima e lacerante che attraversa le stanze segrete del più celebre scienziato del Seicento. Accanto alla grande Storia quella delle scoperte astronomiche, delle corti medicee, dei cannocchiali puntati al cielo si dispiega una narrazione intensa e commovente fatta di madri severe, figlie silenziose, amori contrastati e decisioni irreversibili.
In un’epoca in cui le donne erano costrette a vivere ai margini, destinate al matrimonio o al chiostro, due bambine, Virginia e Livia, crescono all’ombra di un padre geniale e tormentato, segnate dall’abbandono della madre e dalla pressione di un destino già scritto. Mentre una accetta docilmente il proprio ruolo, l’altra lotta, fugge, si ribella al silenzio imposto dalle regole monastiche, in cerca di una voce, di un’identità, di verità.
Un romanzo corale e potente, dove la luce della scienza non riesce a rischiarare le ombre della coscienza. Il tempo scorre lento, scandito da lettere, preghiere e osservazioni celesti, ma sono i moti dell’animo umano a dettare il ritmo di questa storia: il bisogno d’amore, il peso della colpa, la ricerca di senso in un mondo che punisce chi osa pensare o amare troppo.
Tra documenti storici e finzione, un racconto avvincente che svela l’altra faccia di un’icona del pensiero moderno: non quella dello scienziato in lotta con l’Inguisizione, ma quella dell’uomo davanti al mistero irrisolto della paternità e dell’amore.