
Pasolini dirige l’Edipo Re di Sofocle e la Medea di Euripide portandole sul grande schermo in un momento molto caldo della politica e della situazione sociale italiana. In un viaggio
Pasolini dirige l’Edipo Re di Sofocle e la Medea di Euripide portandole sul grande schermo in un momento molto caldo della politica e della situazione sociale italiana. In un viaggio tra psicoanalisi, storia e filologia, il regista, affascinato dal mito ellenico, trasforma le due pellicole in una denuncia di perdita di valori del mondo moderno e di una società proiettata nelle dinamiche del potere.