AFRICAN DRUG COLLECTIVE

Un collettivo di musicisti, un esperimento musicale e sociale insieme, un viaggio nella musica che diventa impegno, riflessione, azione, aggregazione e divertimento. Come un seme che germoglia ecco African Drug Collective, il progetto ideato dal chitarrista Luca Giovacchini.

Guardiamo da vicino il progetto.

African Drug Collective, ovvero la musica come dipendenza. Alla base di tutto c’è l’amore per la musica e la consapevolezza che l’origine assoluta della musica africoamericana nasce e risiede nell’Africa. Rock, jazz, blues, folk: ciò che unisce i vari generi e li collega tra di loro è l’Africa, le sue sonorità, i canti di lotta e di lavoro, la musica come redenzione, come strumento attraverso cui spezzare le catene e immaginare un mondo libero, dove non c’è spazio per la schiavitù.

La combinazione di blues, jazz, folk, improvvisazione e musica africana è molto interessante e offre un ampio spazio per la sperimentazione: in questo senso il progetto “African Drug” offre un grande potenziale di generi.

Questi gli elementi caratterizzanti di African Drug Collective:

• fusione di generi: la combinazione di generi blues, folk, jazz, rock e afro crea un sound unico e originale, capace di attrarre un pubblico vasto ed eterogeneo;
• radici africane: l’influenza della musica africana aggiunge un tocco nuovo al progetto, permettendo di esplorare ritmi, melodie e armonie uniche;
• improvvisazione: l’elemento dell’improvvisazione rende ogni performance emotivamente coinvolgente, creando un legame più profondo con il pubblico.
• collettività: il musicista di riferimento, Luca Giovacchini, crea di volta in volta un progetto musicale collettivo dove gli elementi spiegati sopra si fondono insieme per far emergere al massimo la creatività e il talento di ogni singolo artista coinvolto.

chitarra: Luca Giovacchini

contrabbasso: Mirko Capecchi

batteria: Daniele Paoletti